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Equiseto palustre

Equisetum palustre

A colpo d’occhio
Il primo internodo dei rametti laterali verticillati è più corto della lunga guaina corrispondente che riveste il fusto (≠ dall’equiseto dei campi o campestre).

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In sintesi

Valore foraggero
È considerato una vera e propria malerba, in quanto molto tossica (≠ dall’equiseto dei campi o campestre). I bovini e, in particolare, i cavalli che lo ingeriscono, sia allo stato fresco sia essiccato, vengono colpiti da cecità e paralisi. Può addirittura rivelarsi letale.

Esigenze pedoclimatiche e diffusione
Dal fondovalle al piano alpino, su suoli magri e da umidi a molto umidi. Presente in particolare su prati umidi estensivi o poco intensivi, come pure su superfici saltuariamente inondate. Specie indicatrice di umidità.

Gestione e modifica della cotica erbosa

  • Di solito, nei prati e nei pascoli gestiti correttamente non è necessario intervenire.
  • All’occorrenza, pulire il pascolo regolarmente.
  • In presenza di forti infestazioni, recintare l'area ed escluderla dal pascolo.
  • Ridurre l'umidità del suolo installando dei drenaggi. Questa soluzione va valutata attentamente, considerando costi, vantaggi e sostenibilità dell'intervento.

 

Per saperne di più ► Capitolo Malerbe, parassiti e malattie
 

Particolarità
- Specie polimorfa.
- L’equiseto dei campi o campestre Equisetum arvense, specie molto vicina all’equiseto palustre, è sì di scarso valore foraggero ma non è tossica per il bestiame.
- Proprietà medicinali: nella medicina popolare, il succo fresco di equiseto dei campi si utilizza per arrestare il sangue nelle emorragie (emostatico).


Informazioni aggiuntive

Scheda informativa riferita a E. palustre ed E. arvense.

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