Prati temporanei e superfici prative permanenti
I prati e i pascoli permanenti sono ecosistemi che, solitamente, impiegano decenni, quando non secoli, per raggiungere il climax e l’aspetto odierni. La loro errata gestione (sfruttamento o concimazione eccessivi, compattamento del suolo) o il verificarsi di fenomeni naturali particolarmente avversi (siccità prolungata, gelo invernale severo, pullulazione di topi campagnoli) possono, però, causare il degrado della loro cotica erbosa in tempi anche brevi.
In questi casi, traseminare o riseminare la superficie da recuperare con una miscela foraggera idonea appare una soluzione sensata, a patto di affiancarla ad altre misure preventive e curative, che evitino il ripetersi della situazione problematica e ne favoriscano la soluzione. Così facendo, è possibile ripristinare una cotica erbosa fitta, produttiva e ben adattata alle condizioni pedoclimatiche locali. Per saperne di più ► Capitolo Malerbe e parassiti
In tutti le altre situazioni, sostituire un prato o un pascolo permanente con una nuova miscela foraggera appare poco giustificabile sia dal punto di vita produttivo sia da quello ecologico. I limiti e i rischi di una tale operazione, soprattutto se valutati sul lungo periodo, appaiono solitamente superiori ai vantaggi attesi.