Determinare lo stato iniziale della cotica erbosa …
… e chiarire le cause che hanno favorito lo sviluppo delle malerbe
Prima di partire lancia in resta contro le malerbe di un prato o di un pascolo, bisogna assolutamente chiarire le cause della loro presenza. La procedura corretta prevede più osservazioni distribuite nel corso della stagione vegetativa, seguite da altrettante valutazioni attente e puntuali. In questo modo, si considerano le normali variazioni stagionali nella composizione botanica della cotica erbosa, evitando di trarre conclusioni affrettate, e magari errate, di cui ci si potrebbe pentire più tardi.
Il confronto tra valutazioni successive può, per esempio, consentire di verificare se un prato permanente, avente una cotica erbosa equilibrata e soddisfacente, possa riprendersi da solo dopo essere stato danneggiato seriamente dai campagnoli. In caso affermativo, l’onere delle osservazioni è ripagato dagli interventi risparmiati. Bisogna comunque essere consapevoli che cotiche povere di buone graminacee foraggere adatte alle condizioni stazionali locali richiedono quasi sempre l’intervento dell’agricoltore se seriamente compromesse.
Per saperne di più
► Capitolo Valutare prati e pascoli
► Scheda tecnica APF-AGRIDEA 8.5.1 Miglioramento della cotica erbosa di prati e pascoli
► Scheda tecnica APF-AGRIDEA 8.5.11 Scheda per la valutazione di prati e pascoli
Importante!
Chiunque voglia modificare con successo la composizione botanica di una superficie prativa, deve osservarla accuratamente e con regolarità.
Mai dimenticarsi di rispondere alle domande seguenti
- Quali sono le condizioni pedoclimatiche locali (quota, temperatura media, piovosità, tipo di suolo, logli sì, logli no, ecc.)? Tra di esse, ve n’è qualcuna limitante rispetto alla gestione prevista per la parcella da ripristinare? Se sì, ha senso mettere in pratica le misure programmate o conviene piuttosto orientarsi verso obiettivi più contenuti?
- L’accertamento dello stato iniziale (cotica erbosa e gestione in corso) ha consentito di appurare in modo chiaro le cause che hanno portato alla diffusione delle malerbe?
Per saperne di più: cause - Si è verificato con onestà intellettuale se la gestione attuata fino ad oggi era adeguata alle condizioni stazionali?
- A ripristino ultimato, si intende/si ha la possibilità di portare avanti una gestione adatta alle condizioni pedoclimatiche locali oppure conviene limitarsi a scegliere interventi più modesti e puntuali, in grado di contenere al meglio le malerbe anche solo per qualche tempo?