Loglio italico | Loglio westerwoldico (loiessa, loietto italico, loglio maggiore)
Lolium multiflorum
In sintesi
- Graminacea di eccezionale digeribilità, elevata precocità primaverile e grande concorrenzialità. A nord delle Alpi, la si trova nei prati da sfalcio permanenti e temporanei situati nei fondovalle e nelle vallate interessate dal Favonio. A sud delle Alpi, la sua presenza è limitata dall’irregolarità della disponibilità idrica. In pratica, la si trova solo nei prati temporanei biennali, anche se durante il secondo anno può già perdere molto terreno a favore del trifoglio violetto.
- Il gelo può facilmente danneggiare i prati ricchi di loglio italico che diventano, così, lacunosi, consentendo l’insediamento di specie tappabuchi e di malerbe.
- Rifugge i suoli compattati. Specie non adatta al pascolo.
- Dà il nome all'associazione vegetale definita prato a loglio italico. Indice di gestione intensiva.
Nota
Il loglio westerwoldico è una forma selezionata di loglio italico, molto vigorosa e concorrenziale, ma non svernante. Presenta una crescita iniziale ancor più rapida di quella del loglio italico ed è quindi particolarmente adatto per gli erbai intercalari, in cui mostra la sua piena potenzialità produttiva nei primi due sfalci.
In dettaglio
Morfologia e habitus
- Forma cespi vigorosi, verdi e brillanti (spesso rimane verde anche durante l’inverno).
- Pianta di taglia piuttosto elevata, portante una spiga molto lunga. Spighette aristate (≠ dal loglio inglese), con il lato appiattito allineato con l’asse dell’infiorescenza (≠ dalla gramigna comune). Fiorisce dalla terza decade di maggio fino a metà dell’estate.
- Foglie larghe e glabre, con apici penduli, lamina superiore fortemente scanalata e lamina inferiore cerosa e brillante (la brillantezza si nota da lontano). Giovane foglia arrotolata (prefogliazione convoluta) (≠ dal loglio inglese).
- La ligula è lunga, molle e si affloscia quando si stacca la foglia dal fusto (≠ dalla festuca dei prati).
- Orecchiette larghe, falciformi e prominenti.
Longevità e sviluppo
- Sverna una sola volta. Nei prati permanenti situati in zone dove il clima è mite, diventa dominante e, a condizione che riesca a disseminare con una certa regolarità, forma cotiche erbose parzialmente perenni.
- Il loglio italico cresce velocemente in primavera e, in condizioni ambientali ideali, può essere falciato già a partire da fine aprile (metà aprile a sud delle Alpi).
Esigenza pedoclimatiche
- Fondovalle, in stazioni con terreni freschi e clima mite (fra cui le zone interessate dal Favonio).
- Presente su suoli medio-pesanti, non compattati.
- Rifugge gli ambienti rudi, i lunghi periodi d’innevamento, i periodi siccitosi e i suoli soggetti a ristagno idrico.
- Prospera su suoli ricchi di elementi nutritivi.
Gestione e modifica della cotica erbosa
- Tipica specie da sfalcio (fino a 5 sfalci all’anno), difficilmente pascolabile.
- Ha bisogno di disseminare almeno una volta ogni 2 anni, altrimenti la sua presenza cala vistosamente.
- Nelle zone sfavorevoli allo sviluppo dei logli (clima rude e periodo d’innevamento lungo, con conseguente rischio di sviluppo della muffa delle nevi) il prato a loglio italico diventa lacunoso e, senza adeguati provvedimenti, viene colonizzato da specie tappabuchi e malerbe.
Valore foraggero
- Le ricrescite primaverili e autunnali sono fogliose, molto nutrienti e ben appetite dal bestiame. Il foraggio, essendo ricco di zucchero, si presta bene all’insilamento.
- Le ricrescite estive, generano molti fusti che lignificano velocemente.
- Si adatta bene allo sfalcio intensivo, visto che ricresce velocemente. Non sopporta il pascolo.
- In condizioni ambientali ideali il loglio italico produce moltissimo foraggio.
Impiego nelle miscele foraggere
- Miscele annuali, biennali, per erbai intercalari e per trasemine, tutte per stazioni umide e a clima mite: varietà raccomandate di loglio italico e loglio westerwoldico (sono disponibili varietà di loglio italico selezionate in Svizzera).
- La resistenza agli agenti patogeni varia molto in funzione della varietà selezionata.
Informazioni aggiuntive