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Silene rigonfia (bubbolini)

Silene vulgaris

A colpo d’occhio
Il calice ha una caratteristica forma a palloncino ovoidale, di colore variabile da verde pallido/rosa a biancastro tendente al bruno chiaro, sulla cui superficie rigonfia sono presenti evidenti nervature rossastre. I petali sono bianchi, mentre le foglie sono verdi-bluastre.

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In sintesi

Valore foraggero
Scarso. Contiene un principio attivo specifico che, se ingerito in piccole quantità, produce un effetto terapeutico positivo sulla salute, ma che in grandi quantità procura disturbi digestivi e paralisi.

Esigenze pedoclimatiche e diffusione
Dal fondovalle al piano alpino intermedio, su suoli da siccitosi a umidi e ricchi in elementi nutritivi. Presente in particolare nel prato a erba altissima e in quello ad avena bionda tendenzialmente siccitosi e gestiti in modo poco intensivo. Più rara nei prati magri e nel pascolo a coda di cane.
Specie indicatrice di gestione poco intensiva.

Gestione e modifica della cotica erbosa
Solitamente non è necessario intervenire. All’occorrenza, traseminare una miscela foraggera adatta alle condizioni stazionali.

Impiego nelle miscele foraggere
Miscele per prati da sfalcio ricchi di specie (Mst Salvia, Mst Montagna e Mst Broma): ecotipi locali (le Mst Salvia, Humida, Montagna e Broma non vanno seminate nelle Alpi Centrali né a sud delle Alpi, per evitare l’inquinamento genetico degli ecotipi locali).

Specie indicatrice del livello qualitativo II nelle superfici per la promozione della biodiversità (SPB), quali:
- prati estensivi, prati poco intensivi e terreni da strame.

Valore ecologico
Visitata prevalentemente da lepidotteri notturni.

Particolarità
Specie molto polimorfa. Sul piano alpino superiore è presente la sottospecie silene comune delle ghiaie (Silene vulgaris glareosa).


Informazioni aggiuntive

Scheda informativa riferita a due sottospecie: S. vulgaris  e S. glareosa.

 

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