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Riepilogo delle linee guida per la foraggicoltura svizzera

  • La produzione e la valorizzazione del foraggio prativo devono essere economicamente redditizie, adattarsi alle condizioni pedoclimatiche locali e salvaguardare l’ambiente. I prodotti animali, dal canto loro, devono soddisfare le esigenze dei consumatori.
  • L’intensità di gestione delle superfici prative va differenziata in funzione del potenziale produttivo locale, per ottenere cotiche erbose fitte, durature e di qualità soddisfacente, nonché per mantenere un paesaggio rurale variegato e un ambiente integro.
  • Le aziende di montagna devono basare la propria produzione animale sulla massima valorizzazione del proprio foraggio prativo, per ottimizzare sia l’aspetto economico sia quello ecologico della loro gestione.
  • Da un punto di vista foraggero, il potenziale produttivo del bestiame raggiunge il limite di sostenibilità quando la quantità di foraggio extra-aziendale ingerita è tale che i nutrienti che entrano nel «ciclo aziendale degli elementi nutritivi» superano quelli che ne escono.
  • Gestire un carico di bestiame conforme alle potenzialità produttive della superficie foraggera a disposizione consente di coprire i fabbisogni nutritivi di prati e pascoli, senza compromettere l’ambiente.
  • Il pascolo va promosso e praticato attivamente, perché economicamente interessante e positivo per gli animali.
  • La gestione razionale delle malerbe in foraggicoltura passa attraverso la prevenzione (sfruttamento, concimazione e cure colturali corrette).
  • Sostituire i prati permanenti con dei seminativi è rischioso, sia dal punto di vista agronomico sia da quello ecologico.
  • I danni causati da una gestione troppo intensiva di prati montani e pascoli alpestri sono difficilmente rimediabili.
  • La foraggicoltura contribuisce in modo determinante al mantenimento di un paesaggio rurale variegato e attrattivo. Il che costituisce un bel biglietto da visita per trasmettere alla popolazione un’immagine positiva dell’agricoltura e assicurare il successo dell’industria turistica.

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