Ranuncolo bulboso
Ranunculus bulbosus
A colpo d’occhio
Pianta pubescente (≠ dalle altre specie di ranuncolo); sepali deflessi (ripiegati bruscamente verso il basso) dopo l’inizio della fioritura (≠ dalle altre specie di ranuncolo). Appena sotto la superficie del suolo, la base del fusto s’ingrossa, assumendo un aspetto bulbiforme.
In sintesi
Valore foraggero
Altra erba di scarso valore foraggero. Presenta tossicità analoga a quella del ranuncolo acre. Di solito, viene affienato, consentendo alla protoanemonina (sostanza tossica presente nella pianta allo stato fresco) di trasformarsi in prodotti di degradazione innocui.
Rifiutato dal bestiame al pascolo.
Esigenze pedoclimatiche e diffusione
Dal fondovalle al piano montano, su suoli mediamente siccitosi e per lo più magri. Presente soprattutto nel prato a bromo. Lo si trova raramente nei pascoli. Specie indicatrice di ambienti siccitosi e poveri di nutrienti.
Gestione e modifica della cotica erbosa
Non è necessario intervenire con specifiche misure di lotta, poiché non si propaga in modo massiccio.
Impiego nelle miscele foraggere
Miscele per prati da sfalcio ricchi di specie (Mst Broma): ecotipi locali (le Mst Salvia, Humida, Montagna e Broma non vanno seminate nelle Alpi Centrali né a sud delle Alpi, per evitare l’inquinamento genetico degli ecotipi locali).
Specie indicatrice del livello qualitativo II nelle superfici per la promozione della biodiversità (SPB), quali:
- prati estensivi, prati poco intensivi e terreni da strame,
- pascoli estensivi e pascoli boschivi,
- superfici inerbite e terreni da strame ricchi di specie nella regione d’estivazione.
Valore ecologico
Pianta mellifera per le api selvatiche, in particolare per il chelostoma del ranuncolo Chelostoma florisomme.
Informazioni aggiuntive
► Capitolo Malerbe e parassiti
► Scheda tecnica APF-AGRIDEA 6.4.4 Ranuncoli