2. Valutare lo stato attuale della cotica erbosa e le potenzialità pedoclimatiche locali
Dopo averne descritto la composizione botanica, si valuta lo stato attuale della cotica erbosa, esaminandola sotto diversi punti di vista. Quindi, si identificano le caratteristiche e le particolarità pedoclimatiche locali. La sintesi di tutte le informazioni rilevate consente di stimare sia le potenzialità della stazione sia quelle della superficie prativa.
Per saperne di più ► Scheda tecnica APF-AGRIDEA 8.5.1.1 Scheda per la valutazione di prati e pascoli
Procedimento
1. Classificazione botanica
I prati e i pascoli (da intensivi a poco intensivi), si suddividono in 7 categorie, in funzione della loro composizione botanica. Le categorie, legate al valore foraggero della cotica, sono descritte nella scheda tecnica APF-AGRIDEA 2.7.1 Valutazione dei foraggi prativi.
- «G» prato ricco in graminacee
- «GL» prato ricco in graminacee con logli preponderanti
- «E» prato equilibrato
- «EL» prato equilibrato con logli preponderanti
- «L» prato ricco in leguminose
- «DTS» prato ricco in dicotiledoni tenere e sottili
- «DGR» prato ricco in dicotiledoni grossolane
2. Percentuale di graminacee di buon valore foraggero e densità della cotica erbosa
Per scegliere l’opzione più razionale in caso si decida di migliorare la cotica secondo quanto riportato nella scheda tecnica APF-AGRIDEA 8.5.1 Miglioramento della cotica erbosa di prati e pascoli, è importante conoscere sia la quota di buone graminacee (>50%, 30-50%, 15-30% o <15%) sia l’estensione delle lacune esistenti nel manto erboso (<5%, <25%, 25-50%, >50%).
3. Piante indicatrici
Le indicazioni fornite da queste specie si possono valorizzare grazie alle conoscenze (caratteristiche, valori indicatori, ecc.) acquisite percorrendo i capitoli di questo sito web dedicati a graminacee, leguminose e altre erbe.
4. Ulteriori criteri di valutazione dello stato attuale della cotica erbosa
- Presenza di malerbe e grado d’infeltrimento
- Idoneità della cotica a: pascolo, insilamento e/o essiccazione
- Resa della ricrescita attuale e stima della resa annuale
- Riconoscere e annotare la tipologia di prato, pascolo o miscela foraggera, appoggiandosi eventualmente alle tipologie standard proposte nella scheda tecnica APF-AGRIDEA 2.7.1 Valutazione dei foraggi prativi e nei capitoli eAPF Tipi di prato e Tipi di miscela foraggera.
5. Riconoscere le caratteristiche pedoclimatiche della stazione
Identificare: altitudine, esposizione, pendenza, tipo di suolo, regime idrico, fertilità del suolo.
6. Descrivere la gestione trascorsa
- Annotare: tipo e intensità di sfruttamento, tipo e intensità di concimazione, valorizzazione del foraggio, lotta alle malerbe e cure colturali.
- Registrare gli eventuali errori di gestione commessi. Prestare particolare attenzione ai danni da calpestio come pure a pratiche di sfruttamento e concimazione inadeguate o scorrette.
- Individuare le cause che possono avere favorito la diffusione di malerbe problematiche, esaminandone preferenze, esigenze e concorrenzialità (vedere i capitoli di questo sito web dedicati a graminacee, leguminose e altre erbe) e confrontandole con le condizioni pedoclimatiche locali e la gestione praticata.
7. Valutare realisticamente il potenziale della stazione
Verificare la presenza, o meno, di condizioni favorevoli allo sviluppo dei logli. Questo parametro è di primaria importanza per capire se è possibile praticare una foraggicoltura intensiva o medio intensiva in maniera sostenibile e dà un’indicazione attendibile sulle rese potenziali che si possono ottenere.